MASSIMO BERNARDINI
vive e lavora a Roma, nei cui dintorni è nato.

Dopo aver frequentato il Liceo Artistico presso l’Accademia di Belle Arti di Via Ripetta, dove ha avuto come insegnanti Monachesi, Consolazione, Afro e Novelli, decise di seguire il corso di Architettura presso l’Università della Sapienza negli anni in cui “Valle Giulia” era un punto di riferimento per le lotte studentesche del ’68.
Laureatosi a pieni voti a 23 anni, si avviava a una promettente carriera professionale quando l’insorgere di istanze politiche e sociali lo inducevano a scelte orientate verso l’insegnamento e contemporaneamente all’approfondimento delle esperienze artistiche maturate negli anni precedenti.

Già con il “GRUPPO 1970” aveva realizzato una “Mostra Analisi” nell’abbazia di S. Claudio al Chienti (MC) che intendeva proporre una diversa modalità di intervento nei rapporti tra artista e pubblico, opera e ambiente. Proposta realizzata un anno dopo con una scultura collettiva nel parco pubblico di Pisoniano (Roma), fatta con pezzi meccanici e con i tronchi degli alberi tagliati per l’ampliamento della strada principale.
Per tutti gli anni ‘70 l’intreccio tra impegni come progettista, attività di insegnante ed esperienze artistiche trovava il suo asse portante nel riferimento alla realtà territoriale dell’interland metropolitano di Roma, ne è un esempio il murale realizzato in Via del Grano, nella periferia Sud-Est, con i ragazzi che lottavano per gli spazi liberi tra le case della speculazione.

Negli anni ‘80 una ricerca più attenta al linguaggio e alla natura del mezzo espressivo lo hanno portato a sperimentare varie tecniche materiche, ricerca culminata nella riscoperta dell’affresco e del graffito. Dalla combinazione del tutto nuova di queste due tecniche antiche nascevano i “GRAFFESCHI” esposti per la prima volta nell’86 al centro Underwood presso Piazza di Spagna.
Il loro sviluppo ha trovato nella dimensione parietale un adeguato respiro. Composizioni connesse alla strutturazione di ambienti interni o esterni, collocate in ambiti spaziali ampi, hanno rintracciato il filo che legano l’affresco e il graffito alla loro origine storica.
- Nel 1994 ha realizzato il grande graffesco “IN AERE FULGEAT” per la sala riunioni della soc. Osservatorio, in Via Tomacelli a Roma.
- Del 1996 è la composizione a tutta parete “METOPE” per la sede della Soc. Inprogest, in via del Frantoio.
Successivamente il ciclo delle “BAGNANTI” ha costituito l’elemento unificante della ristrutturazione della casa Nena, in via Balabanoff, permettendo per la prima volta la realizzazione di un progetto integrato di architettura degli interni, arredamento e decorazione, completamente curato dall’artista.

Progetti più ambiziosi a partire dagli anni ‘90 hanno riguardato sedi di istituzioni ufficiali, ristrutturazioni di piazze e spazi esterni, trovando una realizzazione concreta nella progettazione integrata del centro commerciale “CONDOTTIERI”, dove un grande graffito esterno nel 2001 e un mosaico nel 2002 hanno sigillato il suo intervento come architetto e come pittore.

Ciò non gli ha impedito di portare avanti la ricerca espressiva e la sperimentazione di nuovi materiali, come l’alluminio, sempre nell’intento di dare consistenza materica e rilievo concreto alle sue immagini.
Proprio con opere improntate alle diverse possibilità espressive si è fatto promotore di mostre in spazi pubblici:
- nel 2003 all’aperto con lo scultore Alfiero Nena in via A. da Giussano.
- nel 2005 con i pittori Costabile, Palmigiani e Scelfo con la mostra “TERRA-ACQUA-ARIA-FUOCO” nell’ambito di “equocioccolato 2” (manifestazione sul mercato equo e solidale).

Nel 2006 ha realizzato il graffesco di ingresso per la nuova sede della Società Inprogest.
L’attività architettonico-urbanistica, nel frattempo, si è sempre più legata a un impegno per l’ambiente sviluppato soprattutto con “le Perseidi”, circolo territoriale di Legambiente. Proprio la problematica ambientale è diventata il riferimento più signigficativo di tutta la sua attività.

Nel 2007 oltre a partecipare alla collettiva di Torre Strozzi, nei dintorni di Perugia, alla rassegna del Centro "Le Venezie" a Villa Letizia, Treviso, ha realizzato una grande tela per la parrocchiale di Scopoli, Foligno. Attraverso un concorso nazionale ha contribuito così alla decorazione di una chiesa risorta dopo i danni del terreomoto del '97.

Nel febbraio 2008 ha presentato il libro "Il colore della poesia", composizione di immagini e versi su testi di Giorgio Nena, edito da Zanotta Treviso nella collana Esmeralda. L'esposizione delle opere originali a "Frescovivo" a Roma è stata l'occasione di un interessante dibattito seguito da letture con proiezioni e accompagnamento musicale dal vivo.
La collaborazione con Costabile, Palmigiani e Scelfo, nel frattempo, si è consolidata in un vero e proprio gruppo, GLI ARTISTI DI FORTEBRACCIO, impegnati a coinvolgere nel proprio lavoro sempre più interlocutori. La prima uscita ad aprile, nel cinema-bistrot Officine al Pigneto, con Serambiente ha unito all'esposizione del ciclo pittorico "cieli aperti" la proiezione dei "corti ma equi", video di un concorso di Legambiente sullo sviluppo sostenibile.
In agosto ha partecipato a macerataestate 08, invitato dal Comune, con una personale alla galleria Pietra Miliare di Piediripa.
A Settembre, sempre con gli Artisti di Fortebraccio, ha organizzato ERAMARE, percorso poetico figurativo su un testo di F. DE PROPRIS, con mostra fotografica connessa, interventi poetici musicali e art-counseling nella libreria FuoriLeMura di S. Lorenzo a Roma.
Ottobre: mostra TERRA FRAGILE alla Torre Valadier del Ponte Milvio - Roma

Nella primavera del 2009 ha sviluppato l'iniziativa ARTE VIVA IN VILLA TORLONIA, che ha coinvolto il pubblico degli Artisti di Fortebraccio in un'esperienza creativa culminata nella mostra ART-e-NATURA nel museo della Casina della Civette

Dal 13 al 23 maggio 2010 con la mostra NATURA amica o nemica ?, nella sala MARGANA a Roma, ha voluto dare un contributo concreto alla ricostruzione del centro storico dell'Aquila, sviluppando un programma di sostegno al recupero della Fontana delle 99 cannelle, promosso dal FAI, con concerti, letture poetiche ed happening , ma soprattutto donando metà del ricavato delle opere degli Artisti di Fortebraccio e dei fotografi ospiti.

Giugno 2010